Il ringraziamento di Sergio Mattarella

Teresio Olivelli è stato definito da Primo Mazzolari “la figura più importante del nostro secondo Risorgimento” e da David Maria Turoldo “la persona forse più intelligente che io abbia mai conosciuto”, morta a soli 29 anni nel famigerato lager di Hersbruck.

La “Preghiera del Ribelle”, scritta da Teresio Olivelli per quanti durante la Resistenza erano impegnati nella clandestinità, sia sulle montagne che nelle città, è un testo conosciutissimo e fu un riferimento imprescindibile per le varie realtà che caratterizzarono la Resistenza cattolica al nazifascismo e anche per quanto oggi si impegnano in politica appunto come “ribelli per amore”, dunque senza essere animati da sentimenti di odio o di inimicizia nei confronti dei propri avversari. Il compianto David Sassoli ha ad esempio scritto un bellissimo commento alla “Preghiera del Ribelle” ad indicare l’importanza che ancora oggi essa ha per quanti sono impegnati in politica.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto copia del libro “Teresio Olivelli. Ribelle per amore” (editrice Ave), anche in considerazione del fatto che è socio onorario delle Fiamme Verdi, la realtà di partigiani cattolici, diffusa soprattutto in Lombardia, di cui faceva parte Olivelli e che oggi continua a mantenere viva tale memoria. È arrivata quindi una lettera ufficiale dalla Presidenza della Repubblica con il ringraziamento del Presidente Sergio Mattarella per l’invio omaggio del volume, con anche il ringraziamento di Simone Guerrini, Direttore dell’Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica.

Si tratta naturalmente di una grande soddisfazione per me e per la casa editrice Ave. Soprattutto si tratta di un giusto riconoscimento per la figura del beato Teresio Olivelli.

Con questo testo su Olivelli, proseguo nel mio lavoro di “memoria del bene”, ossia nella presentazione della vicenda biografica e del pensiero di testimoni di pace, di libertà e di giustizia nell’età dei totalitarismi europei e nella stagione delle dittature latinoamericane. Un lavoro quanto mai utile oggi, nell’Europa sconvolta da una guerra folle.

Anselmo Palini