Pubblicato Sab, 27/07/2019 - 08:39
Quattro parole altre per un’estate diversa
di Gianni Di Santo
Le parole che cerchiamo in questa estate duemiladiciannove hanno il sapore dello stare insieme. Il silenzio, che accompagna spesso durante questo periodo l’anima inquieta in cerca di emozioni lungo le scoperte estive, si prende una sosta dal suo individualismo sfrenato. E oggi, proprio l’oggi delle nostre vite, piazze pianerottoli relazioni e famiglie, prende respiro da parole altre che hanno bisogno di un noi.
Quattro parole per esattezza. L’incontro, innanzitutto. L’incontro del viaggio, quando racchiude bellezza, piacere inaspettato, cultura in movimento, passioni inebrianti a ritmo di musica. Lasciatevi dunque andare alla lettura piacevolissima di Europa. Una mappa interiore di Pietro Pisarra, libro che è già suono, parola sussurrata, cibo dell’anima, cammino raffinato lungo le coordinate geo esistenziali delle città europee. Un viaggio che è incontro tra persone, tra individui diversi. Un viaggio interiore ma anche un viaggio di popolo che, pur nelle diversità, non arretra di fronte al ritorno del sovranismo e al tradimento della solidarietà.
Cittadinanza. Che è più di una città dal volto umano. Più di una città vivibile solo perché Pil e servizi sociali funzionano. Il capolavoro di Giuseppe Lazzati, Costruire, da cristiani, la città dell’uomo, in una nuova edizione, mette a nudo la parola cittadinanza per arricchirla di valori. Ogni volto è valore, nella città dell’uomo. E ogni volto, ogni uomo, ha il diritto e il dovere di partecipare alla sua costruzione. Nel caos identitario in cui siamo cacciati ogni giorno dalla retorica dell’io sovrano, la polis con la P maiuscola non è utopia irraggiungibile, ma una pratica della cittadinanza possibile che è sempre possibile fare cominciando dai nostri quartieri, dalle nostre case spesso chiuse, dalle piazze che non frequentiamo più.
Cielo. E chi non sogna, specie nelle notti d’estate, un cielo stellato dove la luna ci indica il cammino da seguire? Paolo Reineri, con il suo Tutti vogliono la luna, ci prende per mano e ci fa gustare lo spazio planetario che è sopra e intorno a noi, con storie, precisazioni scientifiche e un fumetto. Perché la luna, territorio di conquista umana e dispensatrice di equità tra mare e terra, è più che un’amante abbarbicata sul lato all’insù dei nostri occhi troppo piccoli per gustarla intera. Sì, la luna è il sogno proibito di chi sa che non tutto è sempre così, di chi sa che le fasi lunari cambiano a volta i caratteri, gli umori, le relazioni. Un cielo da amare e da custodire. Un cielo inaspettato.
E infine acqua. L’acqua benedetta, l’acqua di tutti, bene pubblico. Ecco perché, oltre i libri, l’Ave propone una Borraccia Eco, la scelta ecologica che ci aiuta nei cammini estivi (e non solo). Ogni anno consumiamo circa 200 litri d’acqua in bottiglia. Tutte le volte che riempiamo, dunque, la Borraccia Termica, invece di acquistare l’acqua in una bottiglietta di plastica usa e getta, evitiamo il rilascio di circa 80 g di anidride carbonica nell’atmosfera.
Che le letture allora facciano posto nei cuori di ognuno di noi. Che lo riempiano di allegria e curiosità solidale.
La geopolitica esistenziale, almeno per questa estate, riparte dal noi.
Buon cammino.