Pubblicato Mer, 29/07/2015 - 11:10
L’enciclica Laudato si’ di papa Francesco sta suscitando molta attenzione nell’opinione pubblica. I temi in essa contenuti fanno parte del vivere quotidiano. Se l’uomo si oppone al ritmo della natura e del creato, ecco cosa succede: «l’acqua dolce che corre nei fiumi non si può bere e non offre un ambiente salutare per i pesci, l’acqua salata dei mari diviene inquinata e sporca e inadatta al mantenimento della diversità biologica oceanica. L’aria inquinata da gas tossici emessi dalle industrie e degli autoveicoli rende miserabile la vita in alcune grandi metropoli. Le foreste tropicali si riducono e i ghiacciai si sciolgono».
Così Sandro Calvani, esperto di economia dello sviluppo e ora Consulente senior per la pianificazione strategica presso la Mae Fah Luang Foundation di Bangkok, nel saggio a corredo di Abiterai la terra, il testo edito dall’Ave e promosso dall’Azione cattolica italiana (a cura di Giuseppe Notarstefano, vicepresidente nazionale di Ac ed economista) che raccoglie commenti qualificati intorno ai temi sollevati dall’enciclica Laudato si’. Una pubblicazione che vede diversi contenuti (Beatrice Draghetti, Flaminia Giovannelli, Fabiano Longoni, Luigi Alici, Sandro Calvani, Pablo Canziani, Luigi Fusco Girard, Giuseppe Notarstefano, Gianmaria Polidoro, Stefano Zamagni, Matteo Truffelli), per dire ancora una volta quanto il “cantico delle creature” di papa Francesco sia una risposta molto concreta ai temi dello sviluppo, dell’ambiente e della salvaguardia del creato. Una risposta e uno stimolo che vengono offerti all’attenzione di fedeli, agnostici e non credenti, nella convinzione che cielo e terra non appartengono solo a Chiese e religioni.
Per il filosofo Luigi Alici, due sono i punti fondamentali dell’enciclica: la radicalità della proposta e la coerenza del metodo. «Papa Francesco riformula i termini dei problemi, invita ad assumere sui conflitti uno sguardo diverso. L’enciclica invoca quindi una vera e propria “conversione ecologica”, impegnando la stessa fede cristiana nella ricerca di un’alleanza tra umanità e ambiente, e quindi di un’autentica “fraternità universale” (228)». La cura della casa comune, continua Alici, è questione che riguarda tutti. «Siamo di fronte a una sfida che a nessuno è lecito ignorare o minimizzare; dunque “nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere trascurata, nemmeno quella religiosa” (63)».
A tutti è richiesto di leggere con attenzione l’enciclica Laudato si’, che invita a guardare il cielo con gli occhi della terra.