Giorgio La Pira, primogenito di una famiglia di umili origini, nasce il 9 gennaio 1904 a Pozzallo in Sicilia. Si diploma in ragioneria e poi si laurea in Giurisprudenza. Successivamente si trasferisce a Firenze su invito del prof. Betti suo docente e, in seguito, diventa docente di Diritto romano.
Tra il 1929 ed il 1939 svolge un'intensa attività di studio e di ricerca. Entra in contatto con l'Università Cattolica di Milano, avendo così l'opportunità di maturare la conoscenza e l'amicizia con padre Gemelli e con Giuseppe Lazzati.
Ottiene, successivamente, la Cattedra di "Istituzioni di Diritto Romano".
Si impegna nell'Azione Cattolica fiorentina e lavora con zelo nell'opera di apostolato in zone particolarmente "difficili" dell'empolese.
Nel 1944 tiene all'Ateneo Lateranense - su iniziativa dell'Istituto Cattolico Attività Sociali - un corso di lezioni, che poi l'anno successivo vengono pubblicate con il titolo "Le premesse della politica". Liberata Firenze l'11 agosto 1944, La Pira torna all'insegnamento universitario.
Nel 1946 viene eletto all'Assemblea Costituente. Nel 1947, insieme a Dossetti, Fanfani e Lazzati, dà vita a "Cronache sociali".
Diventa sindaco di Firenze nel 1951 e ricopre tale carica, salvo brevi interruzioni, fino al 1965. La sua opera di sindaco è segnata da pregevoli realizzazioni amministrative e da straordinarie, quanto necessarie, iniziative di carattere politico e sociale. Con spirito audace e profetico promuove innumerevoli iniziative di pace, suscitando nella città di Firenze una vocazione alla dimensione mondiale. Promuove i "Convegni per la pace e la civiltà cristiana", che si svolsero dal 1952 al 1956 e che videro la partecipazione di uomini di cultura di tutto il mondo.
Si ritira dalla scena pubblica nel 1966, ma continua a lavorare per la pace e per il dialogo tra i popoli. Muore a Firenze il 5 novembre 1977. Il 9 gennaio 1986 è iniziato il processo di beatificazione.