Il cammino spirituale di un testimone del Vangelo

È difficile commentare le memorie di vita e di incontro con il Signore, se a scriverle è un gigante della fede come Gian Carlo Sibilia. Il fondatore dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, che della “piccolezza” e della povertà in mezzo agli uomini ne ha fatto il carisma principale di questa comunità religiosa che ha la casa madre nella bellissima e antica abbazia di Sassovivo in Foligno, non gradirebbe di essere accomunato a “un gigante della fede”. Ma chiunque abbia incontrato anche una sola volta questo splendido 85enne (che porta con sé anche oltre cinquanta anni di vita religiosa), oppure, semplicemente, sia salito all’abbazia millenaria, regno di silenzio e di pace, di amicizia e di ospitalità, sa o almeno si è accorto di quanto il “piccolo” fratello Gian Carlo susciti in molti una sorta di paternità spirituale, mai invadente e sempre rispettosa dei cammini personali.
Fratel Gian Carlo, ancora oggi, nonostante l’anzianità e qualche acciacco fisico, si prodiga in una sorta di apostolato personale: incontra i numerosi gruppi che salgono a Sassovivo durante tutto l’anno, accoglie chi si ferma per qualche giorno in cerca di silenzio, risponde al telefono, scrive lettere, chatta addirittura via facebook. Insomma, è presente con la sua “piccolezza” al grande mistero della vita, sua e delle persone che ha fortuna di incontrare.
Sono queste, memorie di fede e di impegno nell’annuncio del Vangelo, osiamo dire una profezia della quotidianità, vissute nella vicinanza e tenerezza dei fratelli religiosi, nell’amicizia dei laici, nell’insegnamento dei maestri a cui il fondatore si richiama spesso, Charles de Foucauld, e poi René Voillaume e Carlo Carretto.
Nell’amore di Gesù è il titolo della raccolta di scritti usciti in varie occasioni sulla rivista Jesus Caritas, dal 1970 a oggi, e sul giornale online di spiritualità ordinaria JesusCaritasQ, della Comunità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, dove “Q” sta proprio per “quotidianità”, iniziato circa dieci anni fa, nel 2007. Nonostante la diversità dei tempi e dei contesti in cui sono stati composti, il volume si presenta in modo unitario, trovando il suo filo conduttore proprio in quell’«amore di Gesù» che ha fatto da costante nel cammino della vita di fratel Gian Carlo.
«Ho pensato di intitolare questo testo – spiega Sibilia – con una frase che uso spesso, ogni volta che parlo o scrivo a qualcuno: “Nell’amore di Gesù”. Mi sembra che sintetizzi in quattro parole tutta la mia vita, tutto il mio pregare e pensare, tutto il mio desiderio di donarmi a Dio e agli altri, e pertanto ho ritenuto che potesse essere un buon inizio sul quale fondare l’intero corpo di riflessioni che hanno intessuto la trama della mia esistenza».
I testi, a volte molto diretti, altre più complessi, ruotano intorno a quattro pilastri fondamentali dell’esperienza umana e religiosa di fratel Gian Carlo: la Parola, la preghiera, l’ospitalità amicale e la fraternità.
Frequentando solo un poco i Piccoli Fratelli di Jesus Caritas ci si accorge di quanto la vita ordinaria a Sassovivo – e ciò vale anche per la fraternità di Nazareth, l’abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi e la cinquantennale esperienza alla parrocchia di Limiti a Spello – sia davvero una lode continua al Dio che salva. In comunità si pratica la fraternità, l’amicizia e un’allegra – per quanto sobria – ospitalità con disarmante ordinarietà e splendore, sempre accompagnate dal silenzio orante, dalla meditazione della Parola e l’Eucaristia.
«Leggendo questa raccolta di scritti di fr. Gian Carlo Sibilia – scrive nella prefazione il vescovo di Foligno e assistente generale dell’Azione cattolica italiana, mons. Gualtiero Sigismondi – si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un riassunto dell’intero cammino spirituale con i Piccoli Fratelli, orientato da una bussola rigorosamente cristocentrica, che indica i due poli del Vangelo e dell’Eucaristia, e guidato dalla mappa della vita comune e fraterna. Davvero, scorrendo le pagine di queste memorie si percepisce come Nell’amore di Gesù non sia solo un titolo, ma un progetto di vita».

Gianni Di Santo - Ufficio stampa Editrice Ave